martedì 5 marzo 2013

Germania, bonus di 2500 euro

L’esperimento partirà in Turingia con l’estate. L’obiettivo è formare badanti, fresatori e elettricisti nella fascia d’età tra i 25 e i 35 anni
 
Un bonus complessivo di 2.500 euro per i giovani poco qualificati che concluderanno un corso pluriennale di formazione o riqualificazione professionale. È l’idea allo studio dell’Agenzia tedesca del Lavoro per incentivare i giovani a migliorare le loro qualifiche professionali e aumentare così le loro chance di trovare un’occupazione in Germania.  

Il progetto, anticipato dallo Spiegel e confermato da una portavoce dell’Agenzia del Lavoro, dovrebbe rivolgersi ai disoccupati tra i 25 e i 35 anni che o sono scarsamente qualificati, oppure non dispongono di nessuna qualifica professionale. Il modello, non ancora deciso in via definitiva, prevede di versare un bonus di 1.000 euro a chi supera un esame intermedio durante il corso di formazione professionale, cui andrebbero ad aggiungersi altri 1.500 euro se si dovesse sostenere con successo anche la prova finale.  

A partire da quest’estate il progetto dovrebbe essere testato nella parte orientale del Land della Turingia. In seguito l’Agenzia deciderà se estenderlo o meno all’intero territorio nazionale. All’inizio gli incentivi si rivolgeranno soltanto a coloro che seguiranno un corso di formazione di due o tre anni nei settori dell’assistenza agli anziani, dell’industria metallurgica, elettrica e della plastica - settori, cioè, in cui la carenza di personale altamente qualificato è al momento più marcata in Germania. L’obiettivo è formare, ad esempio, badanti, fresatori o elettricisti industriali, figure particolarmente richieste nella Repubblica federale. 

L’idea alla base del bonus è semplice: la possibilità che un giovane nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 35 anni porti a termine un corso di formazione o riqualificazione professionale “dipende soprattutto da motivi finanziari”, si legge in un documento preparato per i vertici dell’Agenzia del Lavoro e citato dallo Spiegel. Finora, ricorda il settimanale, quasi un terzo dei partecipanti ai programmi di formazione o riqualificazione incentivati dall’Agenzia lascia prima di completare il corso. Molti abbandonano proprio per ragioni economiche, in quanto non possono rinunciare a uno stipendio durante il periodo necessario per ottenere una qualifica professionale.  

alessandro alviani